L’intelligenza artificiale entra nella comunicazione farmaceutica con un nuovo ruolo: quello dell’influencer. A guidare questa trasformazione è la tech company statunitense Eversana, che ha sviluppato uno dei primi creator completamente generati dall’AI e progettati specificamente per il settore pharma. Un’evoluzione destinata, secondo gli esperti, a ridisegnare strategie di marketing, modelli di commercializzazione e relazione con i pazienti.
“Gli influencer saranno un elemento chiave per il futuro del pharma”, spiega a PharmaVoice Faruk Capan, Chief Innovation Officer di Eversana e CEO di Eversana InTouch. Il paradigma, però, sta cambiando: non più testimonial celebri — come Lady Gaga per Nurtec ODT o Serena Williams per Ubrelvy negli USA — ma figure percepite come competenti, affidabili e focalizzate sui temi di salute, anche con un numero limitato di follower.
Per intercettare questo trend, Eversana ha lanciato Agency AI, piattaforma sviluppata con Google Cloud e progettata per offrire servizi di commercializzazione end-to-end: sviluppo omnicanale, strategia di mercato, branding, produzione di contenuti e, naturalmente, anche influencer digitali. Secondo l’azienda, Agency AI è in grado di condensare “un anno di lavoro di un’agenzia in pochi minuti”, automatizzando fino all’80% delle attività, con supervisione sempre garantita ai team umani.
Opportunità e rischi. Gli organismi regolatori vigilano
L’ascesa degli influencer digitali solleva però questioni etiche e di carattere regolatorio. Una figura rivelata come “falsa”, avvertono gli analisti, potrebbe erodere ulteriormente la fiducia degli utenti nei confronti dell’industria farmaceutica.
La Federal Trade Commission è intervenuta nel 2024 con nuove regole contro recensioni e testimonianze generate da AI che simulano esperienze reali inesistenti. Anche la FDA ha avviato, a settembre 2025, una stretta contro la pubblicità ingannevole dei farmaci, con particolare attenzione ai contenuti diffusi sui social tramite influencer non dichiarati.
Pur senza citare esplicitamente gli influencer AI, la FDA ha annunciato che utilizzerà strumenti di intelligenza artificiale per analizzare le comunicazioni commerciali, applicando sanzioni in caso di messaggi fuorvianti. Per ridurre i rischi, gli esperti raccomandano massima trasparenza: dichiarare sempre se un contenuto è sponsorizzato e se è stato generato da IA.
Il nodo della sicurezza dei dati
La crescente adozione di soluzioni di marketing e comunicazione basate sull’intelligenza artificiale pone anche interrogativi sulla gestione dei dati sensibili. Capan assicura che Agency AI è stata progettata con ambienti isolati per ogni cliente e sistemi di protezione analoghi a quelli delle piattaforme enterprise consolidate. “Non abbiamo creato questa tecnologia per sostituire le persone, ma i clienti chiedono efficienza”, conclude Capan.